All’indomani delle giornate di mobilitazione del 18 e 19 Ottobre, come studenti e studentesse dell’Unical, siamo convinti della necessità di rilanciare una mobilitazione territoriale che a partire dal tema dell’austerity e della crisi economica e democratica di questo Paese, sappia riconnettersi alle questioni che attraversano il nostro territorio.
Riteniamo che la visita del ministro Maria Chiara Carrozza rappresenti l’opportunità per fare emergere tutte quelle vertenze che da un livello nazionale si declinano anche sul nostro territorio: la questione dei trasporti e il contrasto alla metropolitana leggera;le migliaia di lavoratori precari e cassa integrati della nostra regione; il mondo del precariato della scuola e dell’università.
Contestiamo il DM n°43/2013-15 per la programmazione dell’università dei prossimi due anni,in quanto propone di migliorare i servizi agli studenti senza però prevedere strumenti di sostegno al diritto allo studio; consente l’istituzione di nuove università telematiche anziché incentivare l’università pubblica e la qualità della didattica. Sulla stessa linea di pensiero infatti la regione calabria anche per quest’anno decide di stanziare finanziamenti ad hoc su master da svolgere presso università private/telematiche anziché destinare quegli stessi finanziamenti ad aumentare la copertura per le borse di studio ad oggi pari al 32% degli aventi diritto.
L’attuale classe politica in linea di continuità con l'austerity e con la razionalizzazione delle risorse, impone ed auspica accorpamenti di interi corsi di laurea, e la formazione di confederazioni di atenei e consigli d’amministrazione con un unico presidente su base regionale o macro regionale con conseguenze pesantissime sulla qualità della didattica e soprattutto sulle scelte politica e amministrativa degli atenei che vedono così scomparire il principio dell’autonomia universitaria. E la dose viene rincarata da un processo ulteriore di liberalizzazione attraverso l’istituzione di nuove università private con finanziamenti pubblici. In più il DM prevede nuovi provvedimenti volti ad indebolire ancora di più quella che è la situazione dei piccoli e medi atenei presenti soprattutto nel sud Italia andando ad intensificare la distinzione tra università di serie A e di serie B, con una conseguente riduzione del finanziamento agli atenei “non virtuosi”. Il tutto mentre le università, sull'orlo del fallimento, chiedono con forza un rifinanziamento complessivo per tornare a fornire una didattica di qualità, una ricerca libera, una propria autonomia gestionale e politica e soprattutto una riforma che rispetti la missione e il senso dell'università pubblica!!!
Oggi più che mai, dobbiamo mettere al centro il tema del diritto allo studio a partire da: l’istituzione di un BANDO UNICO PER IL DIRITTO ALLO STUDIO e una legge quadro nazionale per il finanziamento sul diritto allo studio; rimodulazione delle fasce aventi diritto alle borse con un innalzamento della soglia ISEE a 21.000 € e una soglia cuscinetto tra i 21.000 € e i 25.000 € e la conseguente eliminazione della figura “idoneo non beneficiario” il tutto mantenendo inalterate le tasse regionali. Garantire il diritto di accesso alle mense con costi agevolati per tutti gli studenti.
Contrastare il progetto della Ministra Carrozza di esportare il test invalsi sulla qualità delle competenze in uscita delle università e la loro messa in competizione attraverso l’ipotesi di liberalizzazione del valore del titolo di studi.
Contro i test selettivi per l’accesso alle lauree triennali e specialistiche e ogni forma di blocco all’accesso ai percorsi formativi.
Bloccare il processo di privatizzazione di parte delle residenze universitarie e l’apertura di una discussione sulle politiche abitative e il diritto alla casa, per coloro i quali non possono permettersi il costo degli affitti e dei mutui. Contrastare la service tax in quanto tassa ingiusta che mira a colpire le fasce sociali più deboli e gli studenti fuori sede.
Contrastare la costruzione della metropolitana leggera, in quanto opera dispendiosa,inutile,disastrosa e che rappresenta l’ennesima speculazione economica e ambientale sul territorio Cosentino. Rivendichiamo l’istituzione di un servizio unico,efficiente e pubblico dei trasporti per l’area urbana cosenza-rende-castrolibero e una riduzione del costo dei trasporti urbani,extraurbani e regionali.
Un intervento immediato rispetto al pagamento delle mensilità arretrate ai lavoratori e casse integrati nonché, investimenti sul lavoro e contrasto alle forme di contratto atipico e a tempo indeterminato e ad ogni forma di precarizzazione dell’individuo.
Come studenti, lavoratori e classi sociali che pagano il costo di una crisi che non hanno prodotto vogliamo riappropriarci del nostro protagonismo nelle scelte politiche ed economiche del nostro paese. Non consentiremo altri tagli ai nostri diritti!!!
Invitiamo tutte le realtà e le esperienze di lotta presenti nel territorio Cosentino a partecipare all’iniziativa che si terrà Lunedi 21 ottobre alle ore 18.00 per contestare la visita del Ministro Carrozza e del governo dell’austerity e per la costruzione di un assemblea capace di raccogliere le istanze e i movimenti attivi su territorio Calabrese verso la mobilitazione del 15 Novembre, data in cui la legge di stabilità tornerà in Italia con le correzioni e le imposizioni della Troika.