martedì 17 settembre 2013

Il diritto alla mobilità non è un lusso!!!!

Le polemiche infiammano sul Ponte Bucci all’indomani dell’aumento del costo dei biglietti sul trasporto urbano, interurbano e regionale. Aumento che si ripresenta in maniera sempre più sistematica e che lascia presagire un servizio pubblico sempre più oneroso e meno efficiente.  In qualità di studenti, cittadini, abitanti dell’area urbana Cosenza-Andreotta-Rende riteniamo un ingiustizia pagare 1.60 Euro per il costo di un biglietto dell’autobus o abbonamenti che vanno dai 32 euro mensili (studenti) ai 46 per il resto della cittadinanza.  Gli aumenti sono diretta conseguenza del taglio ministeriale e regionale ai finanziamenti al TPL e le conseguenze sono drastiche. Ci vediamo ulteriormente beffati se pensiamo che i biglietti non sono più tarati in base ad una percorrenza a tempo, bensì sulla singola tratta, e ciò comporta un maggiore dispendio per chi utilizza i trasporti pubblici. Infatti se una persona dovesse utilizzare più volte i mezzi, avendo rimosso i biglietti giornalieri, si troverebbe a spendere più di 5 euro al giorno. A questo punto viene da chiedersi perché un cittadino dovrebbe essere incentivato a prendere un mezzo pubblico sapendo che non esiste un servizio regolare che colleghi Cosenza con Arcavacata, che gli orari sono del tutto imprecisi e mal strutturati così come le linee di percorrenza, che non esiste un servizio notturno ecc…
In un agglomerato urbano di 200 mila abitanti non esiste un reale piano integrato per il trasporto pubblico locale causando un inutile proliferazione delle aziende operanti sul territorio, del tutto incapaci di fornire un sevizio libero ed efficiente.
Nell’area urbana Cosenza-Andreotta-Rende operano due autolinee, una mista (AMACO) ed una interamente privata (Consorzio Autolinee), le quali, nonostante i lauti finanziamenti ricevuti dalle istituzioni Regionali, non soddisfano minimamente il reale bisogno di mobilità richiesto dalla popolazione non riuscendo, nemmeno, a retribuire i propri dipendenti.
Come Laboratorio Politico Ateneo Controverso insieme ai cittadini pretendiamo l’apertura di un tavolo di discussione con gli enti locali, il consorzio e la regione in cui rivendicare: 

- Una tariffa agevolata per gli studenti e le fasce più deboli.
-  Una riduzione immediata del costo del servizio del 50%
- Rimodulazione razionale delle tratte e orari di percorrenza con un nuovo piano di trasporti
- Un servizio di qualità dei trasporti locali che sia realmente efficace nel soddisfare un pieno diritto alla mobilità, puntando ad un sistema ecosostenibile 
- Istituzione di un reale servizio notturno di collegamenti urbani
- Ripubblicizzazione totale del servizio con relativa creazione di un’agenzia pubblica da incentivare in base ai servizi  offerti e disincentivare il trasporto privato con relative tassazioni.
- L’esproprio della aziende private che, nonostante i finanziamenti istituzionali, non riescono a garantire un efficiente servizio e l’adeguata retribuzione dei dipendenti