giovedì 15 settembre 2011

RETE DIFESA DEL TERRITORIO “FRANCO NISTICO’” MANIFESTAZIONE 8 OTTOBRE CROTONE


Come nella maggior parte del meridione, anche in Calabria, uno degli attacchi più duri al territorio è dato dal commissariamento della gestione del ciclo dei rifiuti, iniziato circa 14 anni fa, nel lontano 1997.
L’emergenza rifiuti è stata utilizzata quale ammonimento verso popolazioni, comitati, associazioni e movimenti che si sono battuti e si battono contro il proliferare di inceneritori e discariche. Il messaggio, di chiaro stampo autoritario, è: se non volete finire coi rifiuti per strada come in Campania, bisogna costruire nuove discariche ed inceneritori. Soluzione, questa, che favorisce solo l’imprenditoria e la ‘ndrangheta e che risulta mortale per i nostri territori e le popolazioni calabresi.
Questo ricatto è inaccettabile e va contrastato con ogni mezzo.
In Calabria, cosi come nelle altre regioni, non è la mancanza di costosissimi e nocivi  inceneritori e discariche ad impedire la soluzione al problema rifiuti, ma la colpevole assenza di qualsiasi politica di riduzione, riutilizzo e riciclaggio e raccolta differenziata, oltre all’assenza di serie e trasparenti procedure per l’affidamento della gestione dell’intero ciclo di smaltimento dei rifiuti.
Inoltre, la logica che ha mosso le azioni dell’ufficio del commissario in tutti questi lunghi anni è stata quella di favorire i privati nella gestione degli impianti per lo smaltimento dei rifiuti. Privati che “più smaltiscono e più guadagnano”, più abbancano rifiuti tal-quale più si arricchiscono. Anche se i veri burattinai che hanno determinato e determinano lo sfruttamento e la distruzione del nostro territorio sono da ricercare in quel groviglio di interessi in cui si agitano la nostrana imprenditoria d’accatto, le ‘ndrine, il mondo delle professioni e della sanità, la classe politica e dirigente tutta. 
Appare chiaro che il ciclo dei rifiuti in Calabria, come nel resto del Paese, è in mano alle ‘ndrine, alle mafie ed alle multinazionali del settore. Come fa la politica a non vederlo?
Le Istituzioni e lo Stato in Calabria sono il cavallo di troia che utilizzano le economie criminali della nostra regione per ingigantire il loro giro di affari e aumentare, ancor di più, il controllo totale del territorio.
E' indispensabile, quindi, per rendere sostenibile lo sviluppo della nostra regione, restituire il potere di programmazione e di gestione del ciclo dei rifiuti alle comunità e agli enti locali, attraverso un percorso di reale partecipazione democratica. E’ indispensabile che l’intero ciclo dei rifiuti sia direttamente ed interamente programmato e gestito dal pubblico.
Non possiamo e non vogliamo più permettere che la nostra regione venga considerata terra di conquista dove è consentito realizzare qualsiasi attività lucrativa senza regole e senza rispetto per l’ambiente e contro la volontà della popolazione.
Per tutto questo la Rete Difesa del Territorio “Franco Nisticò” INVITA tutte le associazioni, le organizzazioni, le reti, i gruppi e le persone interessate ad aderire e a partecipare ad una grande manifestazione, che si terrà a Crotone l’8 Ottobre 2011, per chiedere la fine del commissariamento per l’emergenza rifiuti in Calabria e nelle altre regioni commissariate.



Rete Difesa del Territorio “Franco Nisticò”


                                      8ottobre@difendiamolacalabria.org
 
Segue appello integrale
 

sabato 10 settembre 2011

Il forum di Sbilanciamoci! si chiude con successo

Fonte: www.sbilanciamoci.org


Chiude decisamente in positivo il bilancio della tre giorni di lavori organizzati dalla Campagna Sbilanciamoci! con il patrocinio ed il sostegno del comune di Lamezia Terme.
La IX edizione del forum, incentrata sul tema dei giovani e del precariato ha avuto pieno successo, richiamando più di mille persone, che hanno popolato le sale ed il chiostro di Palazzo Nicotera e riempito piazzetta San Domenico di Lamezia.
60 relatori, 16 incontri, 3 proiezioni, 1 spettacolo teatrale e 4 concerti: in tre giorni si è discusso di emarginazione, di lavoro, di economia alternativa, di ambiente, di legalità. Sono state avanzate proposte e studiate soluzioni, è stato presentato il “piano giovani” in 10 punti, sono state discusse le due contromanovre insieme agli ospiti presenti: responsabili delle associazioni, dirigenti sindacali, rappresentanti degli enti locali, docenti e ricercatori universitari.

lunedì 5 settembre 2011

La Rete per la Difesa del Territorio “Franco Nisticò” aderisce allo sciopero generale del 6 settembre in piazza per gridare “Mo Basta!” e rilanciare l’8 ottobre

Il 6 settembre è stato indetto dalla Cgil, e da un consistente numero di sindacati di base, lo Sciopero generale contro la doppia manovra estiva imposta dal governo Berlusconi.
In che cosa consistono queste manovre è sotto gli occhi di tutti: con il solito ritornello della crisi provano a propinarci l’inaccettabile. Attacco alle pensioni, nuove grandi privatizzazioni per ogni servizio pubblico (nonostante il risultato avverso dell’ultimo referendum), cancellazione del contratto nazionale del lavoro e libertà di licenziamento, tagli ai servizi sociali ed agli enti locali, blocco dei contratti e congelamento della tredicesima dei pubblici dipendenti.
L’idea di mettere in discussione il modello economico che ha prodotto la crisi non ha sfiorato nemmeno per un attimo i ministri, né la parte di sindacati troppo preoccupati a non contraddire Confindustria che a difendere i lavoratori.
Noi siamo invece convinti del contrario. Siamo convinti che l’unico modo per uscire dalla crisi sia quello di togliere il primato decisionale al mercato, rimettendo al centro dell’agenda politica le reali esigenze dei cittadini e non quelle della borsa. Con la scusa della crisi oggi, con il drammatico ricatto del lavoro sempre, ci hanno costretti ad accettare di tutto, dalla graduale rinuncia ai diritti acquisiti negli anni grazie alle lotte del movimento operaio, alla svendita di risorse vitali come l’acqua e lo stesso territorio.
Per questo riteniamo necessario essere in piazza con tutte le organizzazioni sindacali che hanno deciso di proclamare lo Sciopero generale. Saremo in piazza per gridare il nostro MO BASTA! a questa manovra fatta di “lacrime e sangue” dei lavoratori, dei precari, degli studenti, degli ultimi. Saremo in piazza per rilanciare la manifestazione dell’8 ottobre a Crotone per chiedere la fine del Commissariamento per l’emergenza ambientale in Calabria, perché non è più sopportabile che mentre a noi vengono tolte persino le festività nazionali, si continui ad elargire fondi pubblici a destra e a manca, come evidenziato anche dalle recenti inchieste. MO BASTA!
Rete per la Difesa del Territorio "Franco Nisticò
Ufficio stampa
Rete per la Difesa del Territorio “Franco Nisticò”