mercoledì 20 giugno 2012

SIT-IN SOTTO IL RETTORATO
IL 22 GIUGNO ALLE 9:00                                 

                         

Gli ultimi dodici anni della vita dell’ateneo sono stati caratterizzati da un centralismo che, a nostro avviso, ha poco a che fare con la gestione della cosa pubblica. Materialmente ci siamo sempre battuti e scontrati con la gestione dell’università come azienda, propugnata da 20 anni di riforme e da 12 anni di amministrazione Latorre, che attraverso un operare antidemocratico, ha dato un esempio pratico di come sia brutale e del tutto antitetica rispetto a quello che è lo scopo originario dell’università all’interno della società. L’università per sua natura persegue degli obiettivi che sono diversi rispetto alle finalità di questo sistema di produzione basato sul profitto. Noi abbiamo sempre creduto nel valore del sapere fine a se stesso, nell’università come bene comune slegata dalle logiche di mercato; crediamo semmai in una università che riesca a formare persone capaci di agire nella realtà territoriale, e non supine ed acquiescenti rispetto alla quotidianità politica e sociale del nostro paese e della nostra terra. L’università della Calabria, in particolare negli ultimi anni non ha fatto che rispecchiare completamente le logiche malsane che contraddistinguono la vita politica e sociale della nostra regione, in particolare la cristallizzazione dei poteri e la chiusura totale rispetto alla partecipazione dal basso.  

Durante l’ultimo anno, tutta la comunità accademica ha dovuto subire passivamente il processo di riorganizzazione imposto dalla riforma, non è stato possibile in alcun ambito intraprendere una discussione che portasse ad un percorso partecipato e condiviso, mentre la volontà del “Satrapo” ha prevalso nonostante i malumori della base. “L’etàt c’est moi” avrebbe detto Luigi XIV, ma era un’altra epoca.

La totalità della rappresentanza sia docente che studentesca è in prorogatio da due anni, il magnifico in perfetta coerenza con il suo modus operandi, invece di gestire semplicemente questa fase di passaggio in vista di nuove elezioni, ha pensato bene di spendere il suo tempo per dare un “indirizzo sulle scelte future” che riguardano l’ateneo in maniera del tutto illegittima e arbitraria.         

All'interno del CdA il rettore ha inoltre proposto in maniera altrettanto arbitraria la cessione in gestione di una parte delle residenze universitarie in mano a privati, proponendo un accordo estremamente svantaggioso per la popolazione studentesca, (in un momento di crisi economica avanzata nel nostro paese) e per l'università stessa, nel momento in cui la gestione delle residenze a privati non solo non migliorerebbe il servizio residenziale, ma soprattutto verrebbe a mancare l'opportunità per l'università di rilanciare su una politica residenziale virtuosa. C'è da dire ,inoltre, che le nuove residenze costruite dall'università, che dovrebbero essere concesse in gestione a privati, sono state edificate con l'intento di troncare qualunque rapporto fra l'università e i privati rendendo le politiche abitative dell'università del tutto autonome rispetto alle logiche di mercato.   Lo stesso CdA arbitrario e illegittimo è stato oggetto di dibattito, all'alba della sentenza del Tar della liguria, che ha stabilito che la nomina di cui parla la riforma non precluda la possibilità di una consultazione elettorale riguardo i famosi cinque membri del listone del rettore!!!  

Tutto ciò ovviamente va inserito nel contesto di altrettante politiche autoritarie che fino ad ora hanno precluso invece, la possibilità di un percorso partecipato di riorganizzazione dell'università chiudendo le porte della commissione statuto così come di tutte le decisioni importanti assunte dagli organi comuni dell'ateneo. Proprio in virtù di questo ragionamento e visto il precedente del Tar della Liguria rivendichiamo l'inizio di una fase di discussione ampia e partecipata di modifica dello statuto, rivendicando l'elezione di tutti i membri del CdA, e di scrittura partecipata di tutti i regolamenti dell'ateneo. L' Università è di chi la vive, pertanto gli unici ad avere il diritto di decidere del nostro futuro siamo solo ed esclusivamente noi!!! riappropriamoci degli spazi decisionali, riappriopriamoci dell'ateneo!!!       

PER QUESTO MOTIVO SCENDEREMO 
IN SIT-IN SOTTO IL RETTORATO
IL 22 GIUGNO ALLE 9:00 
A FAR VALERE LE NOSTRE PROPOSTE E RIVENDICAZIONI!!!!