martedì 28 giugno 2011

Solidarietà al popolo NoTav

Con un dispiegamento di forze imponente e una violenza tipica delle peggiori dittature, il governo italiano ha aggredito il popolo NoTav, colpevole di difendere il proprio territorio dalle logiche speculative delle solite lobbies che da tempo hanno messo gli occhi sui soldi dell’alta velocità.

La follia della Tav ricorda tanto una megaopera che si vorrebbe costruire nei nostri territori, quel ponte sullo Stretto altrettanto devastante quanto inutile ad affrontare le reali emergenze trasportistiche. Ci dicono che i valsusini difendono solo il loro orticello, mentre la Tav porterebbe vantaggi a tutto il Paese: ma quali benefici produrrebbe a noi calabresi la Tav, quando dobbiamo assistere continuamente alla soppressione di treni e navi, quando non si investe un euro per la Statale 106, quando spostarsi è sempre più un’avventura?
No, non è interesse generale: l’aggressione militare di oggi serve solo a difendere un modello di sviluppo che sta devastando i nostri territori e che ci rende ogni giorno sempre più poveri.
La resistenza dei valsusini è la speranza, la possibilità di intravedere un mondo migliore, dove valgono più gli interessi dei cittadini e delle comunità che quelli di banche e multinazionali.
Il nostro non vuole essere l’ennesimo comunicato di solidarietà fine a se stesso. Quello che sta succedendo in Val di Susa non è più la semplice apertura o meno di un cantiere, ma rappresenta chiaramente qual è il livello di democrazia in cui stiamo vivendo e quale futuro vogliamo costruire. Per questo ci mobiliteremo, come abbiamo già fatto ieri a Reggio Calabria, e invitiamo tutte le persone sinceramente democratiche a mobilitarsi con noi.
Rete per la Difesa del Territorio “Franco Nisticò”

lunedì 13 giugno 2011

Acqua pubblica: anche in Calabria raggiunto il quorum, è il tempo della festa!

E’ proprio vero! Avevamo assolutamente ragione dicendo che “si scrive acqua e si legge democrazia!”
Attraverso il referendum, strumento di partecipazione democratica e popolare diretta, anche in Calabria più del 50% dei cittadini ha partecipato alla consultazione, dicendo a stragrande maggioranza No alla privatizzazione dell’acqua e No al Nucleare!
E’ stato un processo che, attraverso il lavoro dei comitati e di alcune organizzazioni sociali e sindacali, ha coinvolto trasversalmente gran parte dei cittadini calabresi.
Nella nostra regione, nonostante la radicata diffidenza verso tutto ciò che riconduce allo Stato e alle istituzioni, di cui è colpevole principalmente una classe politica trasversalmente inadeguata; nonostante il contesto sociale, con una popolazione formata da molti residenti sulla carta (non avete idea di quanti nostri universitari hanno votato in altre regioni facendosi nominare rappresentanti di lista) o anziani che sono difficilmente raggiungibili; nonostante i poteri forti che ci hanno remato costantemente contro in questa campagna referendaria; nonostante la Sorical, azienda finanziata con le nostre bollette che ha realizzato manifesti inneggianti ai fasulli benefici delle imprese miste; nonostante un servizio carente di informazione che ha costantemente adottato un profilo basso tanto da ignorare anche la bella e grande manifestazione svoltasi a Cosenza con Alex Zanotelli; nonostante tutto ciò, i cittadini calabresi hanno raggiunto una vittoria eccezionale!
Con alcuni incredibili risultati ottenuti nella Presila cosentina, tra cui il comune di Serra Pedace con l’affluenza del 77,22% degli elettori, di certo il primo comune italiano, ed il 66,66% di Carlopoli, comune dell’indimenticato sindaco Bruno Arcuri cui è dedicato il nostro coordinamento calabrese.
Questa vittoria è solo il primo passo: inizia una nuova pagina per la nostra democrazia. I tanti comitati che hanno condotto questa meravigliosa battaglia continueranno a promuovere la partecipazione sui territori, vigilando sul rispetto dell’esito referendario e sulla tutela della nostra terra.
Anche le donne e gli uomini di questa regione hanno detto con meravigliosa chiarezza che un altro mondo è possibile, che la gestione dell'acqua dev'essere ripubblicizzata, che i beni comuni devono essere difesi, che un'altra democrazia è necessaria. Da oggi niente sarà più come prima.
Con questo straordinario voto, per la prima volta dopo due decenni, il popolo italiano ha sonoramente sconfitto le politiche liberiste e l'idea che l'intera vita delle persone debba essere assoggettata al mercato, indicando anche quali dovranno essere i prossimi passi. Dall'abrogazione dei profitti sull'acqua, all’immediata riduzione delle tariffe pagate dai cittadini, sino alla convocazione di assemblee territoriali che definiscano tempi e modi della ripubblicizzazione del servizio idrico in ogni territorio.
A partire dalla Sorical che deve ritornare interamente in mano pubblica con una gestione diretta e partecipata dei cittadini calabresi.

La nostra è stata una straordinaria traversata per l'acqua e la democrazia.
E' il tempo della festa. In tutte le piazze. Con tutte le donne e gli uomini che ci hanno creduto.
Ora possiamo guardare al futuro con nuova fiducia.

Ufficio stampa
Coordinamento Calabrese Acqua Pubblica “Bruno Arcuri”
stampa@difendiamolacalabria.org