mercoledì 19 maggio 2010

Iniziative di lotta contro il DDL GELMINI

RISCHIO BLOCCO PROSSIMO
ANNO ACCADEMICO 2010-2011

17-22 Maggio 2010: settimana di mobilitazione nazionale di tutti i ricercatori e gli studenti italiani contro il Disegno di Legge Gelmini che dal 2009 minaccia di smantellare l'Università pubblica, anche a causa dei tagli previsti al Fondo di Finanziamento Ordinario.

CONSEGUENZE PRATICHE:

• Considerevole aumento delle tasse universitarie:
Prima rata: +50 € circa; Seconda rata (scadenza 31/05): +100 € circa;
• Aumento indennità dei presidi: +21%;
• Aumento spese per il personale dirigente di ruolo: +98%;
• Diminuzione interventi (DSU) a favore degli studenti e dei laureati: -67%;
• Azzeramento assegni di ricerca: -100%.

La parola d’ordine che ha caratterizzato il movimento dello scorso anno è stata “noi la crisi non la paghiamo”. Una crisi mondiale che contrariamente a quanto fanno emergere mass media e classi politiche dirigenti non riguarda semplicemente il mondo della finanza ma è una crisi strutturale di un sistema economico che si basa sul profitto. Le politiche di “austerità” adottate dai governi europei per far fronte agli effetti della crisi si ripercuotono direttamente sulle nostre spalle e su quelle delle nostre famiglie: disoccupazione, licenziamenti, riduzione dei salari, precarietà, tagli all’istruzione, sanità, pensioni e privatizzazione dei beni comuni. In particolare nelle nostre università siamo costretti ad affrontare un aumento considerevole delle tasse (vedi sopra) che ci rifiutiamo di accettare proprio in virtù di quella parola d’ordine che ancora caratterizza il nostro agire politico.

LOTTIAMO PER:
• lo slittamento dei termini di scadenza per il pagamento della 2ª rata al 30 Giugno;
• la riduzione dell’aumento della 2ª rata;
• implementare il fondo destinato al diritto allo studio.

Non capiamo per quale motivo, a parità di reddito rispetto allo scorso anno, siamo costretti a pagare questo aumento nonostante le ultime misure politiche ed economiche in materia di istruzione hanno ridotto quantitativamente e qualitativamente l’offerta formativa e didattica. Studenti, ricercatori e precari martedì 18 Maggio hanno occupato simbolicamente il rettorato dell’UniCal. I ricercatori e i precari hanno ufficializzato la loro intenzione di bloccare il prossimo anno accademico rifiutandosi di continuare a lavorare senza ricevere alcuna retribuzione, rivendicando la propria dignità intellettuale e professionale. Siamo convinti che l'unico modo per arrestare questo processo distruttivo, avallato negli ultimi anni in perfetta continuità da centro-destra e centro-sinistra, sia quello di unire le forze.



NOI STUDENTI crediamo nella necessità di costruire insieme momenti di discussione e di lotta per contrastare il verticismo decisionale che, ormai da troppo tempo, mette in mano a pochi il futuro di molti.

Le iniziative che nell’immediato andremo a costruire insieme sono

Lunedì 24 maggio, ore 10.00, palazzo Rettorato
Sit-in di protesta contro l’aumento delle tasse e per la proroga di scadenza di pagamento della II RATA


ASSEMBLEE DI FACOLTÀ

Mercoledì 26, ore 10.30
Scienze Politiche + Farmacia, Aula L1 (Polifunzionale)

Giovedì 27, ore 11.00
Lettere e Filosofia + S.M.F.N., Aula Filol. 8 (cubo 28/B)

Giovedì 27, ore 15.30
Ingegneria, Aula A

La partecipazione non si delega!

CONTRO UN FUTURO PRECARIO
UN PRESENTE DI LOTTA!!!