All’attenzione del senato accademico.
Al magnifico Rettore
Agli studenti dell'Unical
Oggetto: questione trasparenza e regolarità della fase elettorale
Le elezioni universitarie, svoltesi all'Unical, hanno palesato
ulteriormente le logiche clientelari che caratterizzano la vita politica
del nostro ateneo.
La campagna elettorale ci ha messo di fronte alle solite scene di
mercificazione del voto, attraverso false promesse che riguardavano
eventuali rimborsi delle tasse universitarie, agevolazioni
nell'assegnazione degli alloggi, rimborso spese erasmus e corsi di
lingue per studenti stranieri. Il senso del voto è stato così svuotato
di ogni contenuto politico ed etico facendo leva sulla scarsa attenzione
e sull'ingenuità dell'elettorato studentesco. Il voto consapevole è
stato un lusso per pochi, liste interminabili di possibili votanti,
telefonate davanti ai seggi, cortesi accompagnatori che fornivano
all'interno dei seggi i vari “santini”, silenzio elettorale inosservato e
violato da volantinaggi e affissioni hanno caratterizzato gli ultimi
giorni di campagna elettorale rendendo il ponte Bucci un grande mercato
del pesce dove poter acquistare il diritto/dovere al voto. Abbiamo
assistito alla violazione della nostra privacy e di tanti altri studenti
attraverso “sms elettorali”, e abbiamo denunciato il tutto al rettore e
al Garante della privacy. Il Rettore ha risposto alle nostre
segnalazioni dicendo che avrebbe avviato un'indagine per verificare le
nostre ipotesi relative alla possibile violazione del sistema
informatico dell'Unical. Sono ormai trascorse alcune settimane e non
abbiamo ancora ricevuto nessun riscontro riguardo a tutto ciò, a tal
proposito, chiediamo delucidazioni in merito. La questione degli sms
elettorali solleva un altro problema, il finanziamento della campagna
elettorale, a prima vista le varie liste hanno investito diverse
migliaia di euro per santini, gadgets e pacchetti di sms inviati da
call center, ma con quali fondi? Negli ultimi tre anni (fonte verbali
CDA del 04-06-2012, 24-06-2011 e 25-06-2010) le associazioni hanno
percepito fondi per migliaia di euro destinati ad attività per gli
studenti, le spese per la campagna elettorale sono state sostenute con
questi fondi? O le associazioni ricevono fondi esterni? E se ricevono
questi fondi che vengono generosamente offerti da privati per le
elezioni, siamo sicuri che questi non abbiano interessi sugli appalti e
le politiche dell’Università? Riteniamo opportuno che queste spese, sia
relative all'attività delle varie associazioni sia quelle della campagna
elettorale, siano rendicontate per una questione di trasparenza nei
confronti della popolazione studentesca. A tal proposito proponiamo che
il sistema di finanziamento alle associazioni venga rivisto, che i
progetti siano valutati in modo trasparente e attraverso criteri
oggettivi di valutazione da una commissione super partes. In merito alla
trasparenza crediamo che il lavoro del Senato e del CDA debba essere
reso pubblico e accessibile a tutti in tempi utili attraverso la
pubblicazione dei documenti all'ordine del giorno prima di ogni seduta,
chiediamo inoltre di affiancare ai verbali dei report pubblicati alla
fine di ogni seduta e una diretta streaming delle suddette attività
degli organi collegiali. La trasparenza nell’ateneo è fondamentale,
soprattutto perché si tratta di un laboratorio in cui costruire e
sperimentare processi virtuosi e alternativi di democrazia. Perché
questo è alla base della formazione di una coscienza critica e un modo
diverso di fare politica. Dopo le elezioni studentesche, una delle liste
che ha concorso a questa tornata elettorale, ha presentato un ricorso
chiedendo il riconteggio dei voti in un particolare seggio, il seggio
numero 13. A nostro parere l’unico problema relativo alla questione che
ha toccato uno dei componenti della commissione elettorale centrale e
alcuni componenti di un’altra lista in lizza alle elezioni universitarie
è sorto solo per la mancanza di trasparenza in merito ai verbali non
resi pubblici a tempo debito. Il ricorso, accettato, ha portato,
infatti, al riconteggio delle schede, ma non ha visto alcun verbale
pubblicato, ciò non toglie che determinate azioni siano lesive non solo
del modo di concepire le istituzioni, ma sono sintomo di una cultura
arrogante e prepotente, figlia di retaggi culturali mafiosi. Non ultimo
l’episodio che ha visto coinvolta la Prof.ssa Donatella Loprieno, membro
della commissione elettorale centrale, rientra il un’escalation di
avvenimenti che testimoniano questa tendenza.
Il laboratorio politico Ateneo Controverso ritiene opportuno ricevere
chiarimenti sulle varie questioni sopra citate in particolar modo
riguardo lo svolgimento della campagna elettorale, ai fondi alle
associazioni, di prendere posizione in merito all’assoluta mancanza di
trasparenza che non riguarda solo il periodo elettorale ma la vita
politica e amministrativa dell’Unical e di prendere provvedimenti tali
da non consentire determinate irregolarità durante la fase elettorale.
ATENEO CONTROVERSO
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