Oggi gli studenti e le studentesse dell’università della Calabria hanno risposto ad un appello importante di mobilitazione: rivendicare il diritto alla mobilità contro l’aumento indiscriminato del costo dei trasporti locali. Oggi uno studente universitario spende circa 3 euro al giorno per raggiungere l’università e tornare a casa. Come ateneo controverso siamo convinti che un aumento così forte del costo delle tariffe dei trasporti sia totalmente ingiustificato e che risponda alla logica secondo cui i cittadini devono continuare a pagare una crisi e un debito che è stato generato da decenni di cattiva gestione della politica e dallo strapotere della finanza e dell’economia transnazionale.
NOI IL DEBITO NON LO PAGHIAMO!!! Questo è lo slogan che ci diamo per quest’autunno. Uno slogan che oggi si è trasformato in NOI IL BIGLIETTO NON LO PAGHIAMO!!! Il biglietto non lo paghiamo perché pretendiamo che si apra nella città e nella regione una discussione seria su come risolvere un aumento scellerato dei costi dei trasporti a causa dei tagli lineari del governo: oltre i 2/3 dei finanziamenti per il trasporto pubblico locale. Di conseguenza non è accettabile la politica assunta dal nostro governo regionale che ha deciso di demandare agli enti locali e alle aziende erogatrici del servizio, la facoltà di aumentare i costi dei trasporti fino al 60%. Gli studenti e i cittadini vedono sottrarsi un diritto fondamentale, quello alla mobilità.
Pretendiamo che i costi non solo ritornino alle tariffe dello scorso anno ma che queste prevedano una riduzione per gli studenti del 50%. Inoltre siamo convinti che la qualità del servizio trasporti nella zona Cosenza- Rende- Università è bassa per un’area urbana che paventa una crescita e uno sviluppo che in realtà non ha. Non esiste un piano trasporti locale realmente efficace così come non esiste, o se esiste è fantasma, un servizio di trasporti notturni che possa consentire agli studenti (universitari e non) di muoversi all’interno della città e vivere un’area urbana che altrimenti preclude questa possibilità confinando gli studenti al solo campus di Arcavacata.
Le nostre proposte/richieste sono:
- una riduzione immediata dei costi per gli studenti del 50% (sul prezzo dello scorso anno)
- un servizio di qualità dei trasporti locali che sia realmente efficace nel soddisfare un pieno diritto alla mobilità, puntando ad un sistema ecosostenibile
- incrementare il servizio notturno di collegamenti urbani e un miglioramento di quello attuale
- un nuovo piano di trasporti locali con agevolazioni per le fasce sociali deboli
- un tavolo di discussione con gli enti locali il consorzio e la regione per aprire una discussione in merito alla questione trasporti.
Oggi abbiamo creato mobilitazione volantinando per l’università, parlando con gli studenti organizzando una contro-biglietteria ambulante e una chiassosa e sentita flash mob alle pensiline… ma la lotta non finisce qui!!!!!!
Ateneo Controverso
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