La protesta studentesca dell’ultimo periodo è il sintomo di un malessere sociale generale, non soltanto legato a questioni che riguardano l’istruzione e l’università. Ci sono, infatti, problemi importanti su cui discutere, che pongono l’attenzione su aspetti altrettanto fondamentali. Nella Locride, argomento annoso e all’ordine del giorno è quello della viabilità. È per questa ragione che Guerino Nisticò, della “Rete in difesa d...el territorio”, Sandro Gagliardi, del “Comitato per la difesa e il potenziamento della ferrovia ionica” e Peppe Marra, della “Rete NO Ponte”, si riuniranno a Roccella il prossimo due gennaio alle 18.30.
Un dibattito nella centralissima piazza San Vittorio per affermare l’interesse rabbioso della società civile nei confronti del deficit delle infrastrutture del territorio regionale e, in particolare, della fascia ionica. Titolo dell’incontro è “Passerelle? No grazie”, col significato di andare fin da subito al sodo del problema ed evitare inutili parate massmediatiche.
All’indomani della presentazione del progetto definitivo del ponte sullo stretto di Messina; all’indomani del taglio del treno “romano” e della tardiva rottura del silenzio da parte dei sindaci della Locride; all’indomani dell’ennesimo ritardo per l’inizio dei lavori di completamento della variante alla Ss 106, i tre soggetti hanno deciso di ritrovarsi per discutere e proporre quali, secondo loro, sono le priorità da inserire in agenda.
Modererà il dibattito Carlo Iannuzzi, del laboratorio politico-culturale “Ateneo Controverso” dell’Università della Calabria, che afferma: «la società civile è presente ed è soprattutto stanca di una classe politica che appare inetta a prendere in carico i veri problemi del nostro comprensorio. Una politica che, come è emerso dagli ultimi fatti di cronaca, sembra più interessata ad affari privati e malavitosi».
L’appuntamento arriva dopo la due giorni Villa San Giovanni e Badolato, in cui la rivendicazione sociale ha fatto tutt’uno con il ricordo di Franco Nisticò, il presidente del “Comitato per la Ss 106”, morto il 19 dicembre 2009 sul palco di Cannitello mentre era impegnato in un comizio.
Un dibattito nella centralissima piazza San Vittorio per affermare l’interesse rabbioso della società civile nei confronti del deficit delle infrastrutture del territorio regionale e, in particolare, della fascia ionica. Titolo dell’incontro è “Passerelle? No grazie”, col significato di andare fin da subito al sodo del problema ed evitare inutili parate massmediatiche.
All’indomani della presentazione del progetto definitivo del ponte sullo stretto di Messina; all’indomani del taglio del treno “romano” e della tardiva rottura del silenzio da parte dei sindaci della Locride; all’indomani dell’ennesimo ritardo per l’inizio dei lavori di completamento della variante alla Ss 106, i tre soggetti hanno deciso di ritrovarsi per discutere e proporre quali, secondo loro, sono le priorità da inserire in agenda.
Modererà il dibattito Carlo Iannuzzi, del laboratorio politico-culturale “Ateneo Controverso” dell’Università della Calabria, che afferma: «la società civile è presente ed è soprattutto stanca di una classe politica che appare inetta a prendere in carico i veri problemi del nostro comprensorio. Una politica che, come è emerso dagli ultimi fatti di cronaca, sembra più interessata ad affari privati e malavitosi».
L’appuntamento arriva dopo la due giorni Villa San Giovanni e Badolato, in cui la rivendicazione sociale ha fatto tutt’uno con il ricordo di Franco Nisticò, il presidente del “Comitato per la Ss 106”, morto il 19 dicembre 2009 sul palco di Cannitello mentre era impegnato in un comizio.
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