SIT-IN SOTTO IL RETTORATO
IL 22 GIUGNO ALLE 9:00
Gli ultimi dodici anni della vita dell’ateneo sono
stati caratterizzati da un centralismo che, a nostro avviso, ha poco a che fare
con la gestione della cosa pubblica. Materialmente ci siamo sempre battuti e
scontrati con la gestione dell’università come azienda, propugnata da 20 anni
di riforme e da 12 anni di amministrazione Latorre, che attraverso un operare
antidemocratico, ha dato un esempio pratico di come sia brutale e del tutto
antitetica rispetto a quello che è lo scopo originario dell’università
all’interno della società. L’università per sua natura persegue degli obiettivi
che sono diversi rispetto alle finalità di questo sistema di produzione basato
sul profitto. Noi abbiamo sempre creduto nel valore del sapere fine a se
stesso, nell’università come bene comune slegata dalle logiche di mercato;
crediamo semmai in una università che riesca a formare persone capaci di agire
nella realtà territoriale, e non supine ed acquiescenti rispetto alla
quotidianità politica e sociale del nostro paese e della nostra terra.
L’università della Calabria, in particolare negli ultimi anni non ha fatto che
rispecchiare completamente le logiche malsane che contraddistinguono la vita
politica e sociale della nostra regione, in particolare la cristallizzazione
dei poteri e la chiusura totale rispetto alla partecipazione dal basso.
Durante l’ultimo anno, tutta la comunità accademica ha dovuto subire
passivamente il processo di riorganizzazione imposto dalla riforma, non è stato
possibile in alcun ambito intraprendere una discussione che portasse ad un
percorso partecipato e condiviso, mentre la volontà del “Satrapo” ha prevalso
nonostante i malumori della base. “L’etàt c’est moi” avrebbe detto Luigi XIV,
ma era un’altra epoca.
La totalità della rappresentanza sia docente che studentesca è in
prorogatio da due anni, il magnifico in perfetta coerenza con il suo modus
operandi, invece di gestire semplicemente questa fase di passaggio in vista di
nuove elezioni, ha pensato bene di spendere il suo tempo per dare un “indirizzo
sulle scelte future” che riguardano l’ateneo in maniera del tutto illegittima e
arbitraria.
All'interno del CdA
il rettore ha inoltre proposto in maniera altrettanto arbitraria la cessione in
gestione di una parte delle residenze universitarie in mano a privati,
proponendo un accordo estremamente svantaggioso per la popolazione studentesca,
(in un momento di crisi economica avanzata nel nostro paese) e per l'università
stessa, nel momento in cui la gestione delle residenze a privati non solo non
migliorerebbe il servizio residenziale, ma soprattutto verrebbe a mancare
l'opportunità per l'università di rilanciare su una politica residenziale
virtuosa. C'è da dire ,inoltre, che le nuove residenze costruite
dall'università, che dovrebbero essere concesse in gestione a privati, sono
state edificate con l'intento di troncare qualunque rapporto fra l'università e
i privati rendendo le politiche abitative dell'università del tutto autonome
rispetto alle logiche di mercato. Lo
stesso CdA arbitrario e illegittimo è stato oggetto di dibattito, all'alba
della sentenza del Tar della liguria, che ha stabilito che la nomina di cui
parla la riforma non precluda la possibilità di una consultazione elettorale
riguardo i famosi cinque membri del listone del rettore!!!
Tutto ciò ovviamente va inserito nel
contesto di altrettante politiche autoritarie che fino ad ora hanno precluso
invece, la possibilità di un percorso partecipato di riorganizzazione
dell'università chiudendo le porte della commissione statuto così come di tutte
le decisioni importanti assunte dagli organi comuni dell'ateneo. Proprio in
virtù di questo ragionamento e visto il precedente del Tar della Liguria
rivendichiamo l'inizio di una fase di discussione ampia e partecipata di
modifica dello statuto, rivendicando l'elezione di tutti i membri del CdA, e di
scrittura partecipata di tutti i regolamenti dell'ateneo. L' Università è di
chi la vive, pertanto gli unici ad avere il diritto di decidere del nostro
futuro siamo solo ed esclusivamente noi!!! riappropriamoci degli spazi
decisionali, riappriopriamoci dell'ateneo!!!
PER QUESTO MOTIVO SCENDEREMO
IN SIT-IN SOTTO IL
RETTORATO
IL 22 GIUGNO ALLE 9:00
A FAR VALERE LE NOSTRE PROPOSTE E
RIVENDICAZIONI!!!!