mercoledì 30 maggio 2012



Negli interstizi di una costituzione sociale mai attuata, di un’uguaglianza sostanziale mai applicata, di un diritto all’istruzione mai garantito, di un diritto abitativo sempre negato si insinua e si alimenta la Mafia percepita come illusoria possibilità di un’emancipazione sociale, negata dallo stato. Erodere il potere della mafia vuol dire combattere la precarietà esistenziale garantendo i diritti negati!

Troppo spesso l’idea dell’antimafia si è appiattita su una declinazione giustizialista che inquadra il fenomeno mafioso come un semplice problema di ordine pubblico e non un complesso fenomeno sociale che si alimenta delle contraddizioni più generali di questa società.

Dove vivono i diritti muore la mafia, facciamo vivere la costituzione!

ANTIMAFIA SOCIALE, ANTIMAFIA DEI DIRITTI!


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