domenica 12 dicembre 2010

Appello per il 14 dicembre


La crisi economica mondiale sta mostrando oggi, a due anni dalla sua esplosione, la sua vera natura sistemica per l’occidente, strangolando le fasce sociali meno abbienti, distruggendo l’idea e il funzionamento di Stato sociale, nullificando il significato della cultura, marginalizzando i migranti, umiliando il lavoro e cercando di rendere tutti noi dei semplici spettatori di questa catastrofe sociale.



 La crescente e radicale mobilitazione degli studenti dell’Università della Calabria e di tutti gli Atenei italiani, scaturita dalla ferma volontà di respingere l’approvazione del DDL Gelmini, nonostante la repressione messa in atto in questi ultimi giorni, ha assunto ormai l’obiettivo di creare una reale opposizione a tutte le devastanti politiche socio-economiche di questo governo e di contrastare la precarizzazione di tutti gli aspetti della nostra società. Il 14 dicembre,pertanto, assume una valenza importantissima, al di là degli equilibri istituzionali, l’inversione di rotta che segna la fine di un’epoca della politica italiana contraddistinta dalle privatizzazioni e dallo smantellamento dei diritti sociali e delle libertà civili.

In questa prospettiva, la data del 14 dicembre sarà l’inizio della società che vogliamo costruire, partendo dal nostro territorio, devastato materialmente ed economicamente da speculazioni mafiose e dall’indecenza delle classi dirigenti che fino ad oggi hanno governato la nostra Regione. Non è più tollerabile una politica dettata da squallidi interessi di mercato incapace di tutelare i beni comuni: dall’acqua alla conoscenza; dal lavoro sicuro e dignitoso al diritto ad un futuro. Occorre uno scatto deciso, forte e coerente che passi necessariamente attraverso percorsi di partecipazione e di lotta, che abbiano come obiettivo la costruzione di una OPPOSIZIONE SOCIALE DETERMINATA che si scagli contro l’attacco portato avanti nei confronti dei diritti dei lavoratori e dei migranti, il razzismo “istituzionalizzato”, le discriminazioni di genere, l’assalto ad un ambiente equo-sostenibile, la precarizzazione del futuro di milioni di giovani, studenti e lavoratori. Questo deve avvenire attraverso la visibilità, la partecipazione e il coinvolgimento di tutti i Soggetti impegnati nella salvaguardia dei Beni Comuni, di tutte le realtà in lotta, di tutti coloro che sentono compromessi il loro futuro, la loro soggettività, la loro dignità. Urge irrompere sulla scena pubblica attraverso uno scatto di orgoglio richiedendo a gran voce responsabilità sulla vita politica quotidiana. Un processo che riconosca l’Università ed ogni altro luogo di emancipazione sociale come fulcri di elaborazione, che sia inedito nelle pratiche, fortemente democratico, solido nei contenuti, capace di parlare al Paese reale e di farsi ascoltare. Dall’aula magna occupata arriva forte e decisa la sfiducia a questo governo ma più in generale a tutta questa classe dirigente lontana dai bisogni reali.

La precarietà che caratterizza lo studente di oggi di ogni ordine e grado della Scuola italiana lo lega in maniera indissolubile alle altre categorie sociali che vivono lo stesso malessere; ed è per questo che l’Assemblea di giorno 13 Dicembre alle ore 15:00 nell’Aula Magna Occupata dell’Unical e la giornata del 14 sono momenti decisivi di mobilitazione di tutti e per tutti, come sono di tutti le battaglie per un futuro migliore. Chiedere le dimissioni di un governo che toglie dignità e prospettive ad un’intera generazione è un diritto che ognuno deve volere e potere esercitare. Oltre Berlusconi, aldilà dei giochi di palazzo trasversali di cui non ci fidiamo, spetta a noi “ ricostruire la politica dal basso” nelle piazze.

Per questo chiediamo a tutte le forze sociali della Calabria di scendere in strada a ribadire la sfiducia sociale a questo governo e alle politiche neoliberiste che ha messo in atto. Riprendiamoci la nostra dignità di popolo libero! Il 14 Dicembre alle ore 12:00 dall’Aula magna occupata dell’Unical RIPRENDIAMOCI IL DIRITTO DI PARTECIPARE, RIPRENDIAMOCI IL DOVERE DI MANIFESTARE!


Studentesse e Studenti 
Aula Magna Occupata UNICAL

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